L’azienda di San Vittore ha partecipato alla 52esima edizione della più importante fiera enologica internazionale, svoltasi a Verona dal 15 al 18 aprile.
Aprile è il mese del Vinitaly, l’evento enologico internazionale più importante, che si è svolto dal 15 al 18 a Verona. A un appuntamento di tale caratura, al quale hanno partecipato numerosi visitatori e tantissimi operatori del settore provenienti dai cinque continenti (si stima la partecipazione di circa 130mila persone), non poteva mancare Tenuta Colombarda.
L’azienda cesenate (per la precisione è immersa nelle colline tra San Vittore e Paderno) pur essendo una realtà storica del panorama enologico romagnolo (è attiva dal 1850), è salita alla ribalta solo negli ultimi anni, da quando ha intrapreso un’intensa attività di rinnovamento nelle vigne e in cantina, con un autentico approccio green che si è dimostrato elemento sempre più richiesto dai consumatori italiani e ancor di più da quelli stranieri.
Un rinnovamento importante che Colombarda ha fatto percepire anche ai visitatori del Vinitaly attraverso i propri vini, portando in degustazione le ultime annate imbottigliate: Romagna Sangiovese Superiore 2016, Romagna Pagadebit 2017, Romagna Albana 2017, Igt Rubicone Rosato Rosalaura 2017 (da uve Sangiovese).
E’ stato possibile assaggiare anche le annate precedenti, occasione per meglio comprendere l’evoluzione dei vitigni autoctoni romagnoli lavorati in purezza. Insieme a questi, anche un’originale espressione territoriale di vitigni internazionali, rappresentati dal vino Dioniso IGT Forlì Rosso nei millesimi 2016 e 2017 ottenuti da Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. Interessante rappresentazione di un territorio locale attraverso un vitigno internazionale. Un gioco di valori sempre più apprezzato.
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